Carenza vitamina D e celiachia

L’importanza della Vitamina D nei soggetti intolleranti al glutine e come integrarla in caso di deficit

Carenza vitamina D e celiachia

Contenuto sviluppato in collaborazione con Mamma Prét-à-porter.

Revisione scientifica a cura della dottoressa Jessica Falcone, biologa nutrizionista.

La celiachia è una malattia genetica autoimmune che porta la persona che ne è affetta ad avere una forte intolleranza al glutine (una sostanza che troviamo nel grano, nell’orzo e nella segale). Questa intolleranza causa — quando si assume glutine — diversi danni intestinali, che a loro volta provocano un malassorbimento dei nutrienti essenziali e anche di importanti sali minerali e vitamine. Tra i sintomi più frequenti dell'intolleranza al glutine c'è la perdita di peso o il ritardo nella crescita, nel caso di bambini e soggetti in accrescimento. L’unica cura possibile è l'esclusione totale del glutine, che consente di ripristinare la funzionalità della mucosa intestinale e migliorare l'assorbimento di vitamine e nutrienti essenziali.

Una conseguenza dell'intolleranza al glutine può essere l'ipovitaminosi, ovvero una carenza di vitamine. Il ritardo nella diagnosi di celiachia può peggiorare la funzionalità della mucosa intestinale rendendo l'ipovitaminosi più severa, soprattutto se diagnosticata in età adulta e con una dieta scorretta.

Certe vitamine sembrano essere più importanti di altre da questo punto di vista, perché la loro carenza potrebbe avere conseguenze importanti, come per esempio, la vitamina D.

Quando integrare la vitamina D?

Recenti ricerche hanno evidenziato come la carenza di vitamina D nei pazienti con celiachia possa avere un rischio maggiore a carico delle ossa, poiché si associa con una BMD (densità minerale ossea) più bassa rispetto a quella delle persone che non soffrono di celiachia. Questo si traduce in una debolezza maggiore e in un rischio più alto di incorrere in fratture.

È fondamentale quindi per i soggetti che soffrono di celiachia tenere monitorati i livelli di vitamina D — detta anche vitamina del Sole e importantissima per lo sviluppo osseo — per essere certi di non incorrere in problemi legati alla sua carenza.

Oltre ai livelli di vitamina D, risulta utile controllare anche i livelli di calcio, minerale fondamentale per la salute delle ossa. Una dieta corretta e ricca di calcio e l’esposizione al sole per fare incetta di vitamina D sono quindi la prima "medicina" ma se sai di avere la celiachia, segui una dieta gluten-free e quindi non hai problemi di malassorbimento.

Gli integratori di Vitamina D

Quando risulta difficile raggiungere i giusti livelli di vitamina D nel sangue tramite alimentazione e corretto stile di vita, è possibile, previo consulto del medico di fiducia, ed è indicato ricorrere all'uso di integratori specifici. Haliborange Vitamina D3 Oro 2.000 U.I. Compresse, ad esempio, è un integratore alimentare a base di Vitamina D3 in compresse orosolubili che presenta una tecnologia brevettata ad elevato assorbimento. È un prodotto indicato per l'integrazione di vitamina D anche nei casi di carenza più importante, dal momento che ogni compressa contiene 2000 UI ed è pensato per le persone dai 14 anni in su.

Per i più piccoli, invece, ci si può affidare a Haliborange Compresse Masticabili, integratore alimentare in compresse da sciogliere in bocca al buon gusto di arancia, e che contengono, oltre alla vitamina D3, anche vitamina A e vitamina C. È indicato a partire dai 3 anni in su.