Obesità e carenza di vitamine, perché sono collegate

Mangiare tanto non significa assumere tutto ciò di cui il nostro organismo ha bisogno.

Obesità e carenza di vitamine, perché sono collegate

Difficile pensare che obesità possa significare anche carenza di vitamine, dal momento che ci si immagina che chi mangi tanto al contempo assuma moltissimi nutrienti. A volte, invece, capita addirittura di trovarsi di fronte a casi di malnutrizione in persone obese. Perché? Perché mangiare tanto non significa assolutamente assumere tutto ciò di cui il nostro organismo ha bisogno.

L’eccesso di peso, dunque, non significa eccesso di nutrienti, ma spesso carenza. Le persone affette da obesità o in sovrappeso, infatti, tendono ad avere un’alimentazione sbilanciata, ricca di grassi e zuccheri semplici che alterano il metabolismo energetico, e carente di alimenti come frutta fresca, cereali, legumi e verdure che sono invece ricchi di vitamine e minerali che rendono l’organismo sano da un punto di vista fisiologico e ben nutrito.

Ecco perché è molto frequente nelle persone in sovrappeso (e soprattutto nei bambini) una carenza di ferro. Ciò può essere correlato a diete povere di verdure, cereali e legumi e anche a una condizione molto comune in chi soffre di obesità, che è l’infiammazione cellulare. Questa condizione a livello intestinale ostacola l’assorbimento di alcuni nutrienti tra cui il ferro.

Lo stesso vale per la vitamina A e per la vitamina E, elementi antiossidanti fondamentali durante la crescita e per tutta la vita.

Dieta scorretta e stile di vita sedentario possono contribuire alla carenza di Vitamina D

Oltre a una dieta sbilanciata e carente, a contribuire a condizioni di ipovitaminosi è anche l’intero stile di vita. È stato dimostrato che l’obesità, uno stile sedentario e una scarsa esposizione alla luce solare siano associati a una carenza di Vitamina D.

Il tessuto adiposo, inoltre, negli obesi sembrerebbe addirittura sequestrare parte della Vitamina D circolante nel sangue e quindi causare ipovitaminosi.

E, come in un circolo vizioso, la carenza di Vitamina D favorirebbe l’accumulo di tessuto adiposo: in età pediatrica, in particolare, la molecola prodotta dal tessuto adiposo, l’adiponectina, è coinvolta in modo diretto con l’obesità. La Vitamina D, tuttavia, sarebbe in grado di regolarne la produzione, e tenere sotto controllo la carenza di Vitamina D significherebbe dunque prevenire sovrappeso e obesità.

Obesità e carenza di vitamine, perché sono collegate

Vitamina D negli alimenti. Dove si trova?

Circa il 20% del fabbisogno giornaliero di Vitamina D può essere raggiunto mangiando i cibi che ne contengono. Sono per lo più di origine animale, ma con qualche sorpresa.

Il latte e i latticini sono una fonte di Vitamina D: il burro e la panna ne sono oltremodo ricchi, ma in questo caso la saggezza vuole che ci si debba limitare nel consumo di alimenti tanto grassi.

Un buon compromesso sono invece i formaggi: si può giungere fino a 40 Unità Internazionali di Vitamina D per 100 grammi di formaggio.

Haliborange Emulsione Orale

Essendo la Vitamina D una vitamina fondamentale per la crescita e per la salute dell’organismo, e considerando i casi in cui vi è un’insufficiente esposizione alla luce solare e uno scarso introito di alimenti ricchi in Vitamina D, spesso risulta utile e necessario - sotto controllo e consiglio del medico - assumere un’integrazione, come quella offerta da Haliborange Emulsione Orale.

Un integratore alimentare pensato per bambini e per adulti con Vitamina D3 che contribuisce a mantenere la salute delle ossa, Vitamina A che contribuisce alla normale funzione del sistema immunitario e Vitamina C che favorisce il normale metabolismo energetico. Contiene inoltre il Complesso Sostegno+®, un mix di Olio di fegato di Merluzzo fonte di Omega 3, Vitamine A e D3 e succo d’arancia fonte di Vitamina C.

Obesità e carenza di vitamine, perché sono collegate

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Contenuto sviluppato in collaborazione con Mamma Pret a Porter. Revisione scientifica a cura della Dott.ssa Jessica Falcone Biologa Nutrizionista.