La dermatite atopica è una malattia cronica e infiammatoria della pelle che provoca irritazioni, desquamazioni e prurito, differenziandosi dalla dermatite seborroica (caratterizzata, a sua volta, dalla produzione di sebo in eccesso). In entrambi i casi si tratta di patologie parecchio fastidiose che colpiscono tanto i bambini quanto gli adulti.
La vitamina D, invece, è una vitamina liposolubile che contribuisce al regolare assorbimento e metabolismo del calcio e quindi al benessere delle ossa. Cosa c’entrano le due? E come può la vitamina D essere efficace contro la dermatite?
Sole e Vitamina D sono importanti
La vitamina D, nota per essere correlata al metabolismo del calcio e al rafforzamento delle ossa, svolge un ruolo importante anche a livello della cute e regola inoltre le funzioni del sistema immunitario, in particolare di quello cutaneo, che svolge una funzione importante nella prevenzione e nella cura delle patologie autoimmuni della cute.
La dermatite, così come la psoriasi o la vitiligine, è infatti una malattia immunomediata, ed è proprio nelle patologie immunomediate che diversi studi hanno evidenziato una carenza di vitamina D, sia nei bambini sia negli adulti. Ad esempio, questo studio del 2013 riporta come nel 97% dei pazienti con psoriasi presi in considerazione, i livelli di vitamina D rilevati fossero particolarmente bassi (sotto i 30 ng/ml).
Spesso queste patologie cutanee vengono curate proprio attraverso l’esposizione ai raggi solari o con l’utilizzo di sorgenti artificiali, come le lampade a raggi ultravioletti: prurito, irritazioni e desquamazioni in molti casi migliorano semplicemente esponendo la pelle alla luce solare.
Diventa quindi chiaro come l’azione combinata di Sole e vitamina D possa rivelarsi un importante e valido aiuto contro la dermatite (atopica o seborroica), sia per le conseguenze dirette dei raggi UV sulla pelle, sia per la regolazione del sistema immunitario, che grazie alla vitamina D si mantiene efficiente.
Contenuto sviluppato in collaborazione con Mamma Pret A Porter.
Revisione scientifica a cura della Dott.ssa Jessica Falcone Biologa Nutrizionista.