Quando le ossa sono fragili: aiuti in caso di bambini che soffrono spesso di fratture ossee

Le fratture in età pediatrica sono un problema comune in molte famiglie.

Quando le ossa sono fragili: aiuti in caso di bambini che soffrono spesso di fratture ossee

Le fratture in età pediatrica sono un problema comune in molte famiglie.

Sono tanti i genitori che più di una volta si sono ritrovati al pronto soccorso pediatrico con il proprio bambino o bambina perché al parco giochi s’è rotto il polso, o perché durante la partita di calcio una caduta ha provocato la rottura della caviglia. Nella maggior parte dei casi non è nulla di pericoloso o di preoccupante, ma dipende sempre dai casi e dai tipi di frattura, poiché esistono anche quelle scomposte ed esposte (e in alcuni casi è necessario operare, in altri possono occorrere lesioni ai vasi, ai muscoli o ai nervi…). Come in tutto, quando parliamo di salute specialmente nei bambini, dunque, è bene guardare con un occhio più attento queste situazioni nel caso in cui si verifichino troppo frequentemente.

Innanzitutto, c’è da chiarire che durante l’infanzia e in adolescenza le fratture ossee sono più frequenti rispetto all’età adulta: come svela il Dottor Pietro Persiani sul suo sito internet, le fratture dei bambini rappresentano infatti il 15-20% degli accessi negli ospedali pediatrici. Questo perché le lesioni traumatiche accadono molto di più in età pediatrica che in età adulta, e ad essere interessati sono soprattutto i bambini maschi, che si fratturano più spesso rispetto alle femmine. E le fratture più comuni sono quelle di gomito e polso.

Nonostante l’incidenza maggiore, tuttavia, bisogna fare attenzione: ci sono bambini che sono propensi a fratturarsi molto più di altri. E anche se si tende a dare la colpa alla sbadataggine o alla sfortuna, è necessario fare controlli in più: potrebbe trattarsi, infatti, di fragilità ossea, un problema che non va di certo trascurato.

Sviluppo delle ossa e fragilità nei bambini

Quando parliamo di fragilità ossea viene subito in mente osteoporosi, e in effetti è giusto arrivare subito lì. Questo perché l’osteoporosi è una malattia sì associata ad un’età più avanzata, ma che in realtà si sviluppa durante la vita, in particolar modo durante infanzia e adolescenza. Se, insomma, le ossa dei bambini non si sviluppano correttamente quando sono in quella fase, l’apparato scheletrico si porterà dietro la debolezza per tutta la vita portando a conseguenze non di poco conto.

L’osteoporosi, quindi, rende più inclini alle fratture a causa della ridotta densità delle ossa, che tendono a rompersi più facilmente. La densità ossea maggiore la raggiungiamo attorno ai 30 anni di vita: è necessario, quindi, prevenire molto prima, già da bambini, adottando uno stile di vita sano e facendo i dovuti controlli, soprattutto se, come dicevamo, il bambino o la bambina tendono a fratturarsi con frequenza.

Alimentazione, calcio e Vitamina D per bambini

I primi consigli da seguire per mantenere le ossa in forma e per far sì che si sviluppino in maniera sana e robusta, aumentando al meglio la loro densità, è spronare i bambini a seguire uno stile di vita regolare nel quale buona alimentazione e attività fisica siano sempre presenti.

L’alimentazione, in particolare, è fondamentale: come forse saprete, il calcio è la prima fonte di benessere per le nostre ossa, ed è dunque importante mangiare spesso alimenti che lo contengano, come ad esempio gli spinaci, i broccoli, il salmone, i cavolfiori, lo yogurt…

Anche la Vitamina D è fondamentale quando parliamo di ossa. Questo perché svolge un ruolo primario nella loro formazione: è grazie ad essa se il calcio viene assorbito a livello intestinale e renale e depositato poi a livello osseo. E, infatti, quando i bambini presentano una carenza di Vitamina D spesso soffrono di rachitismo (poiché la Vitamina D influenza anche la forza muscolare) e di ossa fragili, poiché il calcio senza questa vitamina nel caso del rafforzamento delle ossa non serve a nulla.

È bene quindi abituare i bambini a trascorrere il maggior tempo possibile all’aria aperta: la Vitamina D, come forse saprete, è detta anche la Vitamina Del Sole, poiché viene assorbita dal nostro organismo solo quando la nostra pelle viene a contatto con i raggi solari. In estate è più semplice: stiamo molto più tempo all’esterno. In inverno, invece, anche a causa della diversa inclinazione dei raggi solari, è più difficile reperire questa Vitamina D. Ecco perché possono venire in aiuto degli integratori alimentari, che combinati ad uno stile di vita corretto completano in maniera efficace la nostra ricerca di elementi che rafforzano le ossa.

Integratori di Vitamina D per bambini

Quando serve un’aggiunta di questo elemento è quindi buona abitudine (chiedendo al medico e al pediatra, poiché la quantità giornaliera va studiata su ogni singolo individuo) integrare la Vitamina D. Soprattutto, come dicevamo, nei mesi invernali, durante i quali passiamo molto meno tempo esposti ai raggi solari e alla luce.

Quando le ossa sono fragili: aiuti in caso di bambini che soffrono spesso di fratture ossee

In questo caso gli integratori di Vitamina D per bambini come Haliborange Gocce (dagli 0 ai 3 anni) e Haliborange Compresse (dai tre anni in poi) sono un aiuto molto valido, poiché sono pensati apposta per sopperire alla carenza di Vitamina D e sono ideate apposta per il bambino e la bambina, che più che mai hanno bisogno di questa Vitamina Del Sole per sviluppare ossa sane e forti.

Contenuto sviluppato in collaborazione con Mamma Pret a Porter. Revisione scientifica a cura della Dott.ssa Biologa Marta Lacovich.